Sei alla guida della tua auto italiana in un altro Paese e rimani coinvolto in un incidente all’estero. Che il sinistro stradale tu l’abbia subito o provocato, ora cosa devi fare? Qual è la giusta procedura da seguire per essere certo di non avere problemi una volta rientrato in Italia?
Ecco cosa devi fare se rimani coinvolto in un incidente all’estero
Consideriamo che il viaggio sia in Unione Europea (perché altrimenti prima di muoversi in auto su territorio straniero bisogna stipulare una polizza con una compagnia assicurativa del luogo). Ad ogni modo vale la pena controllare la mappa della Carta Verde, che riporta oltre ai Paesi dell’Unione anche gli altri 14 in cui è possibile circolare liberamente con assicurazione italiana.
La prima ipotesi riguarda la contestazione amichevole. Dovrai compilare il modulo blu preposto allo scopo, scambiare il numero di targa con chi è rimasto coinvolto come te nell’incidente, insieme a tutti i dati personali e informazioni che possono risultare utili in un successivo momento. Questo passaggio presuppone che tutti siano usciti illesi e le auto siano in grado ancora di circolare.
La documentazione deve essere spedita all’Organismo di indennizzo italiano, vale a dire la Consap. Ecco come funziona. La Consap in base ai dati forniti, risale alla compagnia assicurativa della controparte. A questo punto inizia la procedura burocratica per espletare tutte le pratiche finalizzate al risarcimento. In questa fase è possibile avvalersi della mediazione del cosiddetto mandatario: si tratta di un esperto in grado di fare da tramite tra l’assicurazione italiana e quella estera nonché in grado di interloquire nella lingua di ognuna delle due parti. L’utilizzo del mediatore in questa fase non è obbligatorio ma potrebbe rivelarsi indispensabile in alcuni casi particolari da regolarizzare.
C’è poi una seconda ipotesi da prendere in considerazione in caso di incidente all’estero, che è anche la più complicata da gestire.
Si tratta di incidenti in cui ad esempio le vittime necessitano di essere trasportate in ospedale oppure le auto sono distrutte e non più in condizioni di essere messe in circolazione. In questi casi si deve attendere l’intervento delle Forze dell’Ordine e lasciare che venga messo in atto tutto l’iter previsto.
E se invece veniamo tamponati da un’auto estera che poi scappa via a tutta velocità? In questo caso l’unica cosa da fare è avere la prontezza di spirito di prendere la targa al volo! Non sempre si ha a disposizione una penna o una matita: si può usare il rossetto o la matita per gli occhi (se ne abbiamo in borsa) o addirittura segnarla col dito sul parabrezza o lo sportello, se sono ben impolverati! L’importante è ottenere questo dato. Anche se non sarà possibile una semplice visura Pra per l’identificazione, è un’informazione preziosa da tenere con sé dopo un incidente all’estero: una volta rientrato in Italia potrai avvalerti della consulenza di agenzie online specializzate oppure rivolgerti agli enti competenti o perfino arrivare ad inoltrare una denuncia presso la Polizia di Stato.
Scrivi un commento