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Guida all’eredità: ecco le cose da sistemare e le incombenze a carico dei parenti del defunto

Banca, fisco, pensione, canoni d’affitto e bollette: una guida all’eredità per poter procedere in tempi rapidi e con lucidità ad espletare tutte le pratiche burocratiche previste in un momento in cui il dolore per la perdita della persona cara e il coinvolgimento emotivo possono offuscare prontezza di spirito e reattività. Ma la legge purtroppo non ammette ignoranza e soprattutto non aspetta: la maggior parte delle comunicazioni va fatta in tempi rapidi.

Pensioni-Eredità

Ecco come muoversi per gestire al meglio la situazione in caso di eredità

Uffici comunali, Agenzia delle Entrate, banca, assicurazione dell’auto, utenze come luce e gas: quanti sono i soggetti da coinvolgere dopo la scomparsa della persona amata? Cominciamo con la questione patrimonio ed eventuali debiti. Da sapere innanzitutto che nel momento in cui si accetta l’eredità questa comprende sia beni mobili che immobili ma anche gli eventuali debiti a carico del defunto. È per questo che la legge prevede si possa procedere con beneficio d’inventario: entro tre mesi si comunica se accettare o no l’eredità e la comunicazione avviene tramite notaio o Cancelliere del tribunale.

Il decesso va comunicato al Comune. La denuncia deve avvenire entro 24 ore. Se il decesso avviene in casa si avvisa il medico curante che compila il certificato Istat e richiede quello di morte. I documenti si consegnano all’ufficio di Stato Civile del Comune in cui è avvenuto il decesso. Se invece il decesso è avvenuto in ospedale o casa di cura allora sarà il direttore (o un suo delegato) a fare la denuncia all’ufficio di Stato Civile. In seguito il certificato di morte sarà rilasciato sia dal Comune in cui la persona è deceduta che da quello in cui il defunto aveva la residenza. Se i luoghi coincidono il rilascio è immediato, altrimenti si otterrà dopo qualche giorno.

È necessario recarsi in banca. Gli eredi che intendono accettare l’eredità devono recarsi in banca e provvedere alla comunicazione di rito. In questo caso si passano al vaglio conti correnti, cassette di sicurezza, titoli azionari e domiciliazioni di pagamenti. Dovranno essere restituiti all’istituto bancario le carte di credito, i bancomat, i libretti degli assegni. Se il defunto era intestatario (o cointestatario di mutuo) allora gli eredi hanno l’obbligo di prenderlo in carico.

I rapporti con l’Agenzia delle Entrate. Come regolarsi con il fisco? Qui va presentata la denuncia di successione (entro un anno), se nell’eredità ci sono terreni e fabbricati. Una volta presentata la dichiarazione di successione, si hanno 30 giorni per presentare richiesta di voltura degli immobili agli uffici provinciali dell’Agenzia del Territorio. Si dovrà pensare a presentare anche l’ultima dichiarazione dei redditi.

Gestire la pensione. Se il defunto godeva di un trattamento pensionistico, quasi sempre si trasferisce a chi sopravvive sia che la pensione fosse già in essere che ancora indiretta (cioè il deceduto non era ancora pensionato ma ne avrebbe avuto diritto per via dei contributi versati). A seconda dei casi può andare ai figli o al coniuge o in assenza di essi ad altri familiari. Va da sé che la percentuale a cui si avrà diritto sarà diversa a seconda del grado di parentela.

Infine bollette e polizze. Bisognerà pensare anche alle volture o alla cessazione della fornitura dei servizi. Non solo delle utenze ma anche delle polizze assicurative, dei contratti di locazione, del passaggio di proprietà dell’auto di cui si deve trascrivere l’accettazione al Pra, aggiornando anche carta di circolazione alla Motorizzazione civile e l’assicurazione rc auto.

 

By | 2017-02-10T18:32:57+00:00 marzo 15th, 2016|Guide|0 Comments

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