Home/Notizie/Rendita catastale, l’aggiornamento dell’Agenzia delle Entrate: niente più Imu per gli imbullonati

Rendita catastale, l’aggiornamento dell’Agenzia delle Entrate: niente più Imu per gli imbullonati

La circolare n°2 dell’Agenzia delle Entrate del 01 febbraio 2016 aggiorna la rendita catastale ed elimina l’Imu per gli imbullonati, immobili urbani a destinazione speciale e particolare. Ecco i dettagli, le nuove modalità per il calcolo della rendita catastale e i termini per l’aggiornamento dei dati.

impianti-fotovoltaici

Aggiornamento della rendita catastale riguardo agli imbullonati

La Legge di Stabilità 2016 ha introdotto novità per quanto riguarda gli imbullonati. Si tratta nella fattispecie di turbine, aerogeneratori, grandi trasformatori, altoforni e tutti quegli impianti che rappresentano le linee produttive della struttura in questione, come un’industria ad esempio o una centrale o stazione elettrica. Sono “gli imbullonati” che dal 1° gennaio 2016 non saranno più presi in considerazione per la stima della rendita catastale, sulla base della quale si calcola l’Imu.

Rientrano negli imbullonati in questione anche i pannelli fotovoltaici, fatta eccezione per quelli che essendo montati sui tetti o sulle pareti vengono considerati parte integrante della struttura, perché il fatto stesso di smontarli renderebbe poi inutilizzabile la copertura dell’immobile o la parete a cui erano connessi.

Le nuove modalità per il calcolo della rendita catastale

Con la nuova norma in vigore l’interpretazione è agevolata e non genera più criticità che invece prima sorgevano nel processo estimativo che determinava la rendita catastale. Ora gli elementi presi in considerazione per la base di calcolo sono: il suolo, le costruzioni, gli impianti connessi come quelli elettrici e di areazione ma anche gli ascensori, i montacarichi e le scale mobili. Non vengono più inclusi invece:  i macchinari, i congegni, le attrezzature e tutti quegli impianti funzionali al processo produttivo, che anche nel caso in cui si modifichi l’attività all’interno dell’immobile non sarebbero oggetto di utilità apprezzabile.

Ecco l’estratto della legge 208/2015, articolo 1, comma 21: “a decorrere dal 1° gennaio 2016, la determinazione della rendita catastale degli immobili a destinazione speciale e particolare, censibili nelle categorie catastali dei gruppi D ed E, è effettuata, tramite stima diretta, tenendo conto del suolo e delle costruzioni, nonché degli elementi ad essi strutturalmente connessi che ne accrescono la qualità e l’utilità, nei limiti dell’ordinario apprezzamento. Sono esclusi dalla stessa stima diretta macchinari, congegni, attrezzature ed altri impianti, funzionali allo specifico processo produttivo”.

È importante però affrettarsi  e richiedere l’aggiornamento dei dati entro il 15 giugno 2016. Solo in questo caso la norma avrà effetto retroattivo fin dal 1° gennaio 2016 e si sarà esenti dall’Imu per la parte fino a questo momento versata per gli imbullonati.

Sul sito dell’Agenzia delle Entrate è disponibile la nuova versione 4.00.3 del software Docfa, da usare obbligatoriamente per questo tipo di procedura (no versioni precedenti). Seguendo il percorso  Home > Cosa devi fare > Aggiornare dati catastali e ipotecari > Aggiornamento Catasto fabbricati – Docfa, è possibile procedere allo scorporo di questi impianti e rideterminare la rendita catastale.

In questi casi è vietato sbagliare e quindi risulta di certo vantaggioso affidarsi a professionisti del settore, come le Agenzie di pratiche amministrative e visure online, che partendo da una visura catastale, sono in grado di offrirti consulenza specializzata e guidarti in tutto il percorso di disbrigo della pratica.

 

 

By | 2017-02-10T19:20:51+00:00 febbraio 10th, 2016|Notizie|0 Comments

Scrivi un commento