Da quando in visura catastale sono entrati di diritto anche i metri quadrati per indicare la superficie di un immobile, ecco che non sono mancate le prime polemiche e i ricorsi contro la Tari , la tassa sui rifiuti. L’unica ad oggi che si calcola appunto in base alla superficie e che fino a poco tempo fa aveva come riferimento solo il numero dei vani. Ora cosa succede se il proprietario si accorge che il calcolo della Tari è avvenuto sulla base di una superficie più grande di quella reale? Vediamo cosa fare per trovare la soluzione e agire in modo organizzato e senza stress.
Se la Tari aumenta senza ragione, ecco le cose da fare subito
La Tari, la tassa sui rifiuti, viene calcolata dal Comune di residenza e arriva normalmente già a casa con bollettino prestampato e precompilato che indica l’importo da pagare. Il rischio a cui potrai trovarti davanti per il prossimo versamento del tributo è che l’importo sia stato rivisto al rialzo, perché calcolato su una nuova base imponibile che vede ora in visura catastale l’indicazione dei metri quadrati dell’immobile .
Per la precisione il calcolo avviene prendendo in considerazione l’80% della superficie indicata ora in visura in seguito all’introduzione in planimetria dei metri quadrati in aggiunta ai vani. Al momento ci sarà un’autocertificazione da parte del proprietario per poter permettere all’ufficio comunale competente di poter effettuare il calcolo.
Ma poi? Il rischio più comune a cui si potrebbe andare incontro è quello di una mancanza di coincidenza tra la superficie accatastata e quella effettivamente calpestabile. È evidente che in questo modo, se i metri quadrati indicati nella planimetria sono di più di quelli reali, il calcolo terrà conto di quella base imponibile sulla quale poi andrà a considerare l’80% come per legge.
Altro problema che potrà presentarsi è quello di ritrovarsi per molto tempo con immobili senza le planimetrie aggiornate, aspetto non trascurabile se questo si traduce in errori e calcoli sbagliati da dover correggere in seguito (e dopo aver pagato).
Ecco che a questo punto diventa utile a scopo preventivo ottenere una visura catastale del proprio immobile, e per evitare ulteriori stress si può richiederla online rivolgendosi ad un’Agenzia di disbrigo pratiche amministrative e specializzata in visure. Se ti accorgi che il calcolo della Tari è sbagliato devi procedere subito con la richiesta di modifica dei dati catastali. Le associazioni di categoria stanno già assistendo i cittadini in questo percorso e comunque è bene rivolgersi ad un professionista del settore per una consulenza tecnica e la garanzia di un lavoro ben fatto e senza ulteriori brutte sorprese.
In qualità di contribuente è bene accertarsi di tutte le informazioni legate ai propri immobili di proprietà e nel caso del pagamento della Tari controllare subito che la planimetria presente in Catasto coincida con lo stato di fatto dell’immobile.
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