A partire da questo momento le visure catastali dovranno riportare tra gli altri dati in planimetria anche quelli relativi ai metri quadrati dell’immobile in questione. Questo semplifica i calcoli per il pagamento della Tari, la tassa sui rifiuti, imminente al 30 novembre per molti comuni italiani.
Visure catastali: cosa cambia con l’aggiunta dei metri quadrati
Gli immobili interessati sono 57 milioni e sulle visure catastali rilasciate dall’Agenzia delle Entrate, a partire da questo momento tutti potranno conoscere i metri quadrati della superficie abitativa o commerciale di riferimenti; dati che fino a ieri erano riservati solo ai professionisti.
Come è noto l’indicazione dei metri quadrati di un immobile rappresenta il punto di riferimento per identificare la base imponibile sulla quale calcolare la Tari, unico tributo ad oggi che si basa su questo tipo di dati per essere calcolato. Aggiungere la metratura nelle visure catastali renderà più agevole per ogni unità immobiliare, corredata di planimetria, anche “la lettura” da parte di potenziali compratori in fase di compravendita di un’immobile: se fino ad oggi gli acquirenti dovevano sempre parlare di metri reali o commerciali, oggi potranno agevolmente reperire il dato in visura. Per quanto riguarda le abitazioni sono escluse dal calcolo le superfici dei balconi, terrazze, aree scoperte di pertinenza e accessorie.
A seguito dell’aggiornamento delle visure catastali, ogni proprietario dovrà verificare quanto riportato e segnalare tempestivamente eventuali errori o incongruenze tra la superficie reale e la planimetria. Le banche dati tra Fisco ed enti locali sono in continuo aggiornamento ma grazie a segnalazioni e osservazioni anche da parte degli utenti è possibile contribuire a migliorare la qualità dei flussi di interscambio dati, già attivi appunto tra l’Agenzia delle Entrate e i Comuni. Rimane fuori dalla novità -per il momento e in attesa di allineamento delle banche dati- l’immobile con dato di superficie cosiddetto “incoerente”: si tratta in prevalenza di immobili il cui censimento risale alle fasi iniziali di avviamento del Catasto edilizio urbano e quindi privi di planimetria e dei dati relativi ai metri quadrati. In questo caso i proprietari possono inoltrare la richiesta di aggiornamento e regolarizzare la propria posizione, tra l’altro obbligatoria e documentabile nel caso in cui si decida di vendere l’immobile.
Come ottenere subito le nuove visure catastali
Avere la possibilità di controllare subito la metratura online del proprio immobile rappresenta non solo una semplificazione amministrativa ma anche uno strumento concreto per verificare l’esattezza dei dati in possesso dal Fisco, soprattutto in vista dell’imminente pagamento (entro il 30 novembre) della Tari. Il bollettino per il pagamento della tassa sui rifiuti arriva direttamente presso il proprio domicilio precompilato dal Comune di appartenenza. In questo modo il controllo sarà incrociato su quanto fino ad ora dichiarato e quanto risulta adesso dalla comunicazione del Fisco. Nulla cambia al momento per quanto riguarda il calcolo di Imu, Tasi e rendita catastale.
Per controllare questo genere di informazioni relative al proprio immobile è possibile ottenere una visura online direttamente dal sito dell’Agenzia delle Entrate. La procedura prevede l’accesso ai servizi Fisconline o Entratel tramite username e password (in cifre), che per metà viene fornita in tempo reale e per quanto concerne gli ultimi quattro numeri inviata tramite posta ordinaria all’indirizzo civico indicato.
Per ottenere le visure catastali in modo più celere e in totale autonomia e riservatezza, è possibile usufruire dei servizi messi a disposizione dalle Agenzie online specializzate in visure e pratiche amministrative.
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